Una grande epopea, narrata nello stile di Mo Yan: una prosa capace di evocare immagini, sensazioni, odori - una prosa poetica e di grande fascino. Un racconto fatto di terra, armi, sangue, di amore, che narra una Cina rurale in un'epoca di sconvolgimenti storici.
Sorgo rosso
Scelto da IBS per la Libreria ideale perché leggere i grandi autori internazionali vuol dire aprire gli occhi sul mondo. Un romanzo epico nel quale le microstorie dei personaggi si srotolano insieme alla grande storia della Cina, tanto che viene da chiedersi chi sia il vero protagonista: gli uomini o la Cina? E poi la domanda è inutile, perché sono la stessa cosa.
«"Sorgo rosso" è il grande armadio della nostra infanzia. È lì che troviamo tutte le parole e i giochi e le cose spaventose della vita» – Acheng
La storia epica, grandiosa di questo capolavoro della letteratura cinese contemporanea, si staglia sullo sfondo degli sconfinati campi di sorgo «che in autunno scintillano come un mare di sangue». Dal banditismo degli anni Venti, alla cruenta invasione giapponese degli anni Trenta e Quaranta, fino al periodo che precedette la Rivoluzione culturale, Sorgo rosso racconta le avventure e gli amori del bandito Yu Zhan'ao e della sua famiglia, in un affresco che ritrae un intero popolo, tutto un Paese. Un Paese dalle campagne brulicanti di anime sperdute - contadini, soldati, monaci buddisti, maghi taoisti - in cui «un vento maschio spazza una terra femmina» e il sangue versato è «morbido e liscio come piume d'uccelli».
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Anno edizione:2014
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Formato:Tascabile
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Difficile valutare questo romanzo. La scelta di intercalare i tempi della storia rende la lettura non scorrevole, aggravata anche dal fatto che l'autore si riferisce raramente ai personaggi chiamandoli per nome ma preferisce piuttosto indicare il legame di parentela, lasciando al lettore lo sforzo di collocarli nel quadro narrativo. Eppure questo romanzo ha una grande forza descrittiva ed evocativa. E' forte e crudo e allo stesso tempo ricco di fantasia e di immagini mitiche. Racconta di un tempo relativamente recente ma l'impressione è di leggere le avventure epiche di un'era buia, lontana e magica. Le immagini sono vivide e veramente efficaci, l'atmosfera pulp, i personaggi tenaci e forti di quella forza che è innata nelle antiche società rurali, schietti, ingenui e al tempo stesso banditi navigati e crudeli. Protagonista del libro, al pari degli uomini e delle donne, è il sorgo nelle sue molteplici vesti e funzioni, alimento, nascondiglio, campo di battaglia e giaciglio, sempre rappresentato in maniera mirabile al punto di renderlo presenza viva e parte attiva nella storia.
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Un romanzo che racconta la guerra tra Cina e Giappone, così come è vissuta nelle campagne cinesi, da rivoltosi e contadini. Mo Yan riesce a calare il lettore nelle atmosfere intense del conflitto, a scioccarlo con il tanto sangue e la tanta violenza. Si tratta di un libro molto forte, sicuramente non per tutti. Si può dire che sia scorrevole, stilisticamente non presenta difficoltà, tuttavia per le tematiche trattate, alcune scene sono difficili da digerire se non si è pronti. Si parla di guerra, in un ambiente rurale, senza alcuna regola. La brutalità dell'uomo contro se stesso, è circoscritta nella purezza della campagna, nell'odore e nel colore del sorgo, che pronostica il sangue che viene versato. Se siete interessati a capire uno stralcio di storia cinese, direi che questo romanzo è una delle scelte più pertinenti, sicuramente vi rimarrà impresso molto di quello che c'è scritto. Buona lettura!