Che Tiziano Terzani fosse un giornalista instancabile e appassionato, è forse noto a coloro che hanno seguito la sua carriera; ma quanto amasse la vita solo chi ha letto questo libro può saperlo. Un altro giro di giostra non è il quaderno di viaggio di un uomo che, disperato, ci racconta il percorso che lo porterà alla fine; ma la testimonianza di un coraggioso che, a dispetto della condanna che la medicina e il suo corpo malato sembrano infiggergli, trova in quello che noi chiamiamo «male incurabile», quasi che la parola «cancro» potesse portare con sé quella carica di male che le attribuiamo, un nuovo punto di partenza. C’è chi, dopo una diagnosi così terribile, si arrende, comincia a vivere nella consapevolezza che niente potrà rimettere a posto le cose e così muore poco per giorno, regalando vita facile alla malattia. Ma c’è anche chi, dopo quell’istante di terrore, decide di abbandonare la sua casa, la sua fino ad allora rassicurante vita e ricominciarne una completamente diversa, magari a centinaia di chilometri di distanza. E’ proprio questa la via scelta da Terzani, in un viaggio che lo porterà in India, in Thailandia, ad Honk Hong e poi di nuovo in India, sul tetto del mondo:l’ Himalaya; prima, forse, con la speranza di guarire, di trovare in altre forme un rimedio a quella macchia scura, poi solo con la speranza di imparare a vivere davvero e ad accettare la morte come l’altra naturale parte della esistenza. Tutto è scritto senza retorica, senza falsi sentimentalismi, senza l’intento di ergersi ad insegnanti né a giudici, con molta semplicità. Quella che solo il dolore regala. Ho conosciuto una donna che aveva il cancro; era un’amica di famiglia. Non era sempre stato così: aveva avuto una vita felice, due figli e un marito che la amava sopra ogni cosa, con cui faceva mille progetti per l’avvenire. Adesso lei, da un anno, non c’è più; e questo fa già male. Ma la cosa più terribile è che l’abbiamo vista andarsene con rassegnazione, senza ormai più forza per combattere. Tiziano, forse, avrebbe potuto insegnarle questo: ad attaccarsi alla vita con le unghie e con i denti, a riscoprire in sé un altro sé in ogni istante, anche nell’ultimo, a trovare il bene nascosto nel male, a rendersi conto che “questo non è il solo mondo,(…) non è il solo tempo, (…) né la sola vita”.
Un altro giro di giostra. Viaggio nel male e nel bene del nostro tempo
Viaggiare è sempre stato per Tiziano Terzani un modo di vivere e così, quando gli viene annunciato che la sua vita è ora in pericolo, mettersi in viaggio alla ricerca di una soluzione è la sua risposta istintiva. Solo che questo è un viaggio diverso da tutti gli altri, e anche il più difficile perché ogni passo, ogni scelta - a volte fra ragione e follia, fra scienza e magia - ha a che fare con la sua sopravvivenza. Alla fine il viaggio esterno alla ricerca di una cura si trasforma in un viaggio interiore, il viaggio di ritorno alle radici divine dell'uomo. Un libro sull'America, un libro sull'India, un libro sulla medicina classica e quella alternativa, un libro sulla ricerca della propria identità.
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Autore:
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Editore:
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Collana:
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Edizione:24
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Anno edizione:2004
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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PARIDE ANTONELLI 26 novembre 2011
dopo aver girato l'asia per 30 anni come corrispondente per un settimanale tedesco(der spiegel)tiziano terzani ci racconta il suo ultimo viaggio.tutto nasce dalla scoperta del male incurabile che lo ha colpito.inizia cosi' il viaggio in america e in india dove viene visitato da vari medici fino a quando decide di andare in himalaya.qui si isola dal mondo cercando nella natura la pace interiore e la serenita'.un libro che si legge piano per non perdersi nemmeno una virgola.ci parla di una malattia,la sua.la cosa bella e' che pagina dopo pagina,trasmette una grande gioia di vivere.bellissimo.
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monica guolo 25 agosto 2010
Carico di significato, intenso fino alla fine. Sempre alla ricerca del senso dell' esistenza, nel tempo che ci è consentito giocare su questa terra. Un libro che insegna, un trionfo alla vita, un testo capace di trasmettere un messaggio chiaro: dobbiamo essere felici e ringraziare, per ogni giorno in cui vediamo l' alba. Ogni giorno, è un altro giro di giostra.