Un Grisham che torna nelle aule di tribunale, anche se in modo distaccato e non diretto, per fare notare la condizione dei giovani laureati in legge. Penso che l'idea di fondo sia abbastanza originale, la scrittura è coinvolgente e scorrevole però secondo me manca qualcosa per renderlo un legal thriller degno di questo nome, a differenza di altri romanzi scritti proprio dallo stesso scrittore. Quindi sicuramente una piacevole lettura nonostante comunque non sia indimenticabile.
La grande truffa
John Grisham, con piglio brillante ed efficace, affronta un argomento di grande attualità non solo in America, mettendo a nudo gli interessi e i profitti che vengono maturati nel grande business delle scuole private.
Gli studenti Mark, Todd e Zola si sono iscritti alla scuola di legge di Washington con le migliori intenzioni e il sogno di cambiare il mondo una volta ottenuta la sospirata laurea. Dopo essersi coperti di debiti per poter pagare le rette salatissime di una mediocre scuola privata, i tre amici si rendono conto di essere oggetto di una grande truffa. Il loro istituto, infatti, insieme a molti altri, è nelle mani di un potente e losco investitore newyorchese, che è anche socio di una banca specializzata nella concessione di prestiti agli studenti. Dopo anni di sacrifici e false promesse di un lavoro sicuro, Mark, Todd e Zola capiscono che con ogni probabilità non riusciranno mai a passare l'esame di avvocato. Ma forse c'è una via d'uscita: l'obiettivo è farla franca con i grossi debiti accumulati e vendicarsi del torto subito. E per fare tutto ciò i tre devono lasciare subito gli studi, fingere di avere i titoli per praticare la professione di avvocato, eleggendo il Rooster Bar, dove si incontrano abitualmente, a loro quartier generale. È un'idea completamente folle, o no?
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Anno edizione:2018
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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GIUSEPPINA ALBANESE 20 maggio 2018
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Il re del legal thriller stavolta ci porta nel regno delle società erogatrici di prestiti agli studenti, un mondo per noi italiani fortunatamente sconosciuto e che si deve all’altissimo costo degli studi in America. Sentire che uno studente ha un debito con lo stato e con i privati, quasi alla fine dei suoi studi, di duecentosettantaseimila dollari fa impressione! Un importante uomo politico italiano - destinato a divenire Presidente del Consiglio dei Ministri - ebbe a dire tempo fa: “Quando da noi nasce un bambino si fa festa. In America si inizia a risparmiare per pagargli gli studi”. Le vicissitudini di Gordy (che farà una bruttissima fine), Mark, Todd e Zola sono narrate con la maestria ormai consueta ai suoi lettori. Indovinate per chi abbiamo fatto il tifo?
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Certo che se qui in Italia l'istruzione costasse tanto quanto in America, non so quanti farebbero più di un figlio. Per me è impensabile l'idea di finire l'università con un debito da saldare quasi impossibile da saldare. I tre protagonisti si ritrovano proprio così, con un debito che non sanno come estinguere, e decidono così di organizzare una grande truffa. La storia è narrata con la solita maestria a cui Grisham ci ha abituati, la scrittura è fluida, scorrevole, però da questo scrittore mi aspetto un po' di più.