Hellvisback

Spesso i rapper italiani hanno giocato più ad attaccarsi l'un l'altro che a realizzare prodotti di qualità. Salmo è una delle poche eccezioni del genere. Sin dall'album di esordio presenta tracce dure ma intriganti, scandite da una metrica a prova di bomba e testi irriverenti. Le rime sono taglienti e i giochi di parole la fanno da padrone, alzando l'asticella del rap game di almeno due tacche. Musicalmente l'incrocio tra rap e rock dona nuova linfa vitale al genere e portando i suoi brani ad un livello superiore; le vendite lo sottolineano e Salmo è uno dei pochi artisti non mainstream a raggiungere certi numeri. 1984 è forse il brano summa dell'intero album, che verrà ricordato negli anni a venire. I rapper italiani sono avvisati...

Cinquanta minuti di puro spettacolo per le nostre orecchie, scanditi da insoliti escamotage stilistici in grado di catapultarci con la fantasia nell’immaginario di Salmo, rendendo il più naturale possibile il passaggio tra i diversi generi esplorati nell’album, grazie ad una cura maniacale in fase di arrangiamento e post-produzione. per i fan dell'Hip Hop: COMPRATELO!

Questa volta ha fatto veramente come gli pareva: ci sono tracce dove sembra parlare di tutto e di niente, ma lo fa bene, canzoni senza un vero tema, canzoni senza schema dove troviamo idee, bozze, battute, provocazioni, giochi di parole e incastri metrici paurosi. Oltre a questo,i beat sono bellissimi soprattutto nelle tracce con Travis Berker alla batteria. Ha mischiato Rap e Rock e l'ha fatto benissimo esponendo del tutto la sua personalità. Prima di questo disco non si è mai sentito nulla del genere,Salmo si è superato.