Sull'onda del mio amore per Primo Levi, uno dei piu' alti rappresentanti del Neorealismo italiano, mi sono finalmente convinta ad acquistare "Gli indifferenti" di Alberto Moravia. Avevo letto soltanto alcuni racconti romani quando ero piccola, ma voglio conoscerlo meglio, cosi'come voglio conoscere meglio il concetto di noia che si cela dietro alla coltre ipocrita, meschina e vuota della borghesia romana (e per estensione, direi anche italiana) del primo '900, che gia' subodorava la puzza di guerra tenendosi a debita distanza, non prendendo una posizione chiara e dando importanza a cose che semplicemente non ne avevano. Buona lettura a me.
Gli indifferenti
Da questo romanzo, il film diretto da Francesco Maselli, con Tomas Milian e Claudia Cardinale.
«Il libro che segna nella nostra letteratura narrativa l'atto definitivo di morte del buon senso borghese» – Edoardo Sanguineti
«Nell'acqua distillata della nostra letteratura, Moravia gettò l'aspra storia del suo primo libro, una storia si direbbe più ispirata che pensata, perché l'autore stesso non si rese subito conto di aver scritto il primo libro esistenzialista» – Alberico Sala
Quando Alberto Moravia cominciò a scrivere questo capolavoro, nel 1925, non aveva ancora compiuto diciott'anni. Intorno a lui l'ltalia, alla quale Mussolini aveva imposto la dittatura, stava dimenticando lo scoppio d'indignazione e di ribellione suscitato nel 1924 dal delitto Matteotti e scivolava verso il consenso e i plebisciti per il fascismo. Il giovane Moravia non si interessava di politica, ma il ritratto che fece di un ventenne di allora coinvolto nello sfacelo di una famiglia borghese e dell'intero Paese doveva restare memorabile. Il fascismo eleva l'insidia moderna dell'indifferenza a condizione esistenziale assoluta.
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Anno edizione:2016
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Federica Rotulo 17 agosto 2021
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GIUSEPPE DE STEFANO 18 maggio 2018
Romanzo giovanile di Alberto Moravia che traccia un ritratto nitido, preciso e impietoso di una famiglia borghese che stagna nel suo piccolo mondo di cui è prigioniera. Tutti sono senza scampo, chiusi nei loro stereotipi, incapaci di un colpo di coda, di risollevarsi, di un’azione che possa cambiare un destino avverso cui inesorabilmente vanno incontro. Un’opera prima che, a dispetto del titolo, non lascia affatto indifferenti.
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Orsola Piccolo 18 maggio 2018
Un libro scritto in modo magistrale, atmosfere che ti coinvolgono seppur cupe e a tratti claustrofobiche, personaggi che si comportano in modo discutibile ma dalla psicologia così ben delineata che è impossibile non rimanere impressionati dai loro pensieri e dalle loro azioni. Vi serve altro per iniziare a leggerlo subito? Insuperabile la descrizione dell'immaginario processo che arrovella la mente e l'anima di Michele, uno dei più malati d'indifferenza di questa storia.