Non sono mai stata attratta particolarmente dall’iliade, per questo non pensavo che un libro del genere potesse piacermi... ed invece,Baricco è riuscito a sorprendermi! Lettura molto interessante, che è caratterizzata dal punto di vista dei personaggi in costante cambiamento: ogni capitolo,infatti,viene narrato dal punto di vista di un personaggio in particolare, Elena,Criseide,Ettore... ed è stato proprio questo particolare che, dal mio punto di vista,ha trasformato completamente l’opera,facendomi calare in una delle più belle atmosfere della letteratura...
Omero, Iliade
Scelto da IBS per la Libreria ideale perché per rileggere oggi L'Iliade è necessaria una guida che ce ne mostri l'assoluta attualità.
Questo volume nasce da un progetto di rilettura del poema omerico destinato alla scena teatrale. Baricco smonta e rimonta l'Iliade creando ventun monologhi, corrispondenti ad altrettanti personaggi del poema e al personaggio di un aedo che racconta, in chiusura, l'assedio e la caduta di Troia. L'autore "rinuncia" agli dei e punta sulle figure che si muovono sulla terra, sui campi di battaglia, nei palazzi achei, dietro le mura della città assediata. Tema nodale di questa sequenza di monologhi è la guerra, la guerra come desiderio, destino, fascinazione, condanna. Un'operazione teatrale e letteraria insieme, dalla quale emerge un intenso sapore di attualizzazione, riviviscenza, urgenza, anche morale e civile.
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Autore:
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Anno edizione:2013
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Formato:Tascabile
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Resta il dilemma se sia un sacrilegio modificare e snellire, rendere più moderno e accessibile un totem della letteratura mondiale - e quindi in un certo senso snaturarlo - o si debba rassegnarsi a relegarlo all'interno di quegli universi nominati ma sconosciuti. Il lavoro di Baricco in questo caso è lodevole proprio perchè se ne infischia delle critiche a cui va incontro. Apre uno scrigno e permette a tutti di raccoglierne il contenuto a piene mani. Per chi dopo la lettura volesse approfondire può sempre passare all'edizione tradizionale.
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Dopo dieci anni di battaglie, la guerra di Troia sta per volgere alla fine. Molti crederanno inopportuno avvicinarsi ad un testo noto - ahinoi! - sin dalla prima adolescenza, di quando a scuola l’insegnante di lettere interrogava il malcapitato sulle grandi gesta eroiche cantate negli immortali - e quasi infiniti - versi di Iliadi, Odissee, Eneidi e via dicendo. Altri potranno dire che con “Omero, Iliade” il caro Baricco abbia scelto il poema omerico per andare sul sicuro, per esser certo, cioè, di vendere il libro se non altro ai curiosi e ai cultori del genere - magari a tutti i prof di lettere, no? - desiderosi di vedere come lo scrittore avesse adattato ed elaborato l’ira del Pelide Achille in modo tale da renderlo digeribile a qualche giovane abitante di questi tempi tecnologici. Infine ci sarà stato chi ha acquistato il libro solo per la firma. Che dire a costoro? Sicuramente nessuna delle tre categorie rimarrà delusa. Gli ex studenti di ogni ordine e grado tireranno un sospiro di sollievo: questa Iliade non è come quell’altra! Nessuna difficoltà con parafrasi, parole in disuso. Sembra, anzi, che finalmente tante cose del testo originale siano diventate più chiare. I professori, se amanti delle sperimentazioni didattiche, potrebbero trovare un valido alleato nelle loro lezioni di letteratura classica. Ad esempio, si potrebbe drammatizzare facilmente e con poche energie. A questo, del resto, ha puntato proprio l’autore, suddividendo il testo in ventuno voci, ventuno narratori. Infine, a chi credeva che Baricco fosse andato sul sicuro, non posso che dire: giusto! Ricordiamo tutti la storia e non è il caso, quindi, di ripercorrerla.