Il purgatorio dell'angelo. Confessioni per il commissario Ricciardi - Maurizio de Giovanni - copertina
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Letteratura: Italia
Il purgatorio dell'angelo. Confessioni per il commissario Ricciardi
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Descrizione


La nuova indagine del commissario Ricciardi.

Perché qualcuno dovrebbe uccidere un angelo? Perché qualcuno dovrebbe sposare un dannato?

«Il bacio del commissario Ricciardi è più forte d'un colpo di pistola.» - Massimo Vincenzi, Tuttolibri - La Stampa

«Maurizio De Giovanni, qui e altrove nei romanzi e nelle serie narrative, prova con caparbietà a raccontare tante storie, a inseguire molte vite.» - Severino Colombo, Corriere della Sera

È maggio, e la città si risveglia per avviarsi verso la stagione più bella. Eppure il male non si concede pause. Su una lingua di tufo che si allunga nel mare di Posillipo viene trovato il cadavere di un anziano prete. Qualcuno lo ha barbaramente ucciso. È inspiegabile, perché padre Angelo, la vittima, era amato da tutti. Un santo, dicono. Un fine teologo, un uomo che nella vita ha donato conforto a tante persone. Un confessore. È maggio, e anche se il sole e la luna sono un incanto, Ricciardi è più inquieto che mai. Lui ed Enrica hanno cominciato a incontrarsi, ma il commissario non può continuare a nasconderle la propria natura, il segreto che a lungo lo ha tenuto lontano da lei. È maggio, e i rapinatori sembrano diventati così abili che il brigadiere Maione rischia di perdere la testa nel tentativo di catturarli. Forse perché sente profonda la mancanza di Luca, il figlio morto, e vorrebbe spiegarlo alla moglie. Ma non è bravo con le parole.
È maggio, è tempo di confessioni.

Dettagli

28 giugno 2018
304 p., Brossura
9788806231361

Valutazioni e recensioni

  • Rosolino Alaimo

    de Giovanni non scrive gialli d'azione; scrive gialli d'emozione. Sembra quasi possedere uno strumento generatore di misteriosi impulsi che riescono ad influenzare l'amigdala del lettore, determinando un turbinio, anzi uno tsunami di emozioni travolgenti. Emozioni talmente intense da trasferire il personaggio stesso - e con esso il suo intimo sentire - dentro il lettore, come in un fenomeno paranormale. E lo fa utilizzando la scrittura come un metronomo, alternando sullo spartito "crescendo" wagneriani a "diminuendo" intrisi di struggente, irresistibile lirismo. Da napoletano. Che meraviglia!

  • Non brillante come i precedenti

  • E' UN AUTORE CHE MI PIACE TANTISSIMO, LA SERIE DEL COMMISARIO RICCIARDI E' VERAMENTE AFFASCINANTE

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