Sabotage

I Black Sabbath furono, con molte probabilità, gli inventori del metal. Ma, non contenti, decisero di dimostrare anche che il metal non è un genere in cui bisogna suonare solo duro e veloce. Come ogni cosa, può essere contaminata con altri generi e registri, basta semplicemente avere idee, fantasia e talento. Dopo i primi album, decisamente metal, i Black Sabbath cominciano ad esplorare nuovi territori: già con il loro Vol.4 si stavano avvicinando a territori più prog, introducendo tastiere ed organi. Ancora più marcata fu la presenza di un sound che tendeva al genere del progressive in Sabbath Bloody Sabbath, con la presenza di Rick Wakeman alle tastiere. Ma, con Sabotage, Tommy Iommi e soci vanno oltre: le sperimentazioni si fanno sempre più ardite: dai cori russi di Supertzar, alla cosmica Megalomania, che vira poi verso direzioni decisamente più hard, sino alla Pinkfloydiana Am I Going Insane (Radio). Non mancano momenti più classici e tirati come la devastante Hole in the Sky o Symptom of the Universe, ma, complessivamente, l'album esplora territori sonori che disorientano i fan più classici e meno aperti alle aperture sonore o alle sperimentazioni. Tuttavia, oggi molti fan più "underground" considerano Sabotage il capolavoro dei Black Sabbath. Stampato su vinile da 180 grammi, all'interno della scatola troverete anche un Cd del disco. Il tutto spedito con celerità da La Feltrinelli. Voto 9