Brisby e il segreto di Nimh

È uno dei cartoni che più amavo da bambina.

Come non emozionarsi con la signora Brisby?

Negli anni'90 il regista d'animazione Don Bluth inizió una parabola discendente di lungometraggi che oscillavano tra il mediocre e lo strambo, prima di sparite praticamente nel nulla. Fu questa la triste e strana sorte del talento che invece negli anni '80 portò tante idee innovative nell'animazione, rielaborando alcune cifre stilistiche della Disney e inserendovi canoni originali e differenti, precorrendo quanto più tardi avrebbero fatto autori come Tim Burton e Mihahazaky. "Brisby e il segreto di NIMH" ne è un ottimo esempio : ad un'animazione creativa e a tratti suggestivamente cupa unisce una trama complessa che abbraccia temi profondi come il rapporto tra leggi naturali , sviluppo scientifici e ignoto. Il deus ex machina alla fine del film può apparire una banalità , ma è in realtà una profonda metafora di come il progresso e la sopravvivenza non siano dati solo dalla nostra forza e dall'intelligenza, ma anche da qualcosa che é difficile spiegare. Un mix di fiabesco, dark e realismo che nel pur pregevole cinema d'animazione d'oggi è andato perso,