Ufficialmente i Pink Floyd finiscono qui, e da fan assoluto del gruppo mi sono quasi sentito male quando hanno annunciato "un disco nuovo", questo "The endless river" è più che altro un tributo al tastierista Rick Wright morto anni prima, un rifacimento di tantissimo materiale che nel tour di "The division bell" è tato prodotto e mai utilizzato, tra cui tantissimo materiale proprio di Rick. Un disto diviso alla grande in quattro suite suddivise ulteriormente, tutto strumentale a parte la finale "Louder than words" che sarebbe nata senza testo, ma hanno voluto aggiungerlo come "addio", un disco suonato benissimo e rielaborato alla grande, c'è una grandissima parte di tastiere e si sentono certe tendenza anni 90 che stanno benissimo, nel disco sono usati tantissimi suoni (come è sempre classico e caro ai Pink Floyd) come il vento ed il mare, un disco che rilassa ma che ti da anche la carica. I pezzi migliori secondo me sono "Anisina", "Calling" e "Surfacing".
The Endless River
"The Endless River nasce dalle sessioni musicali per The Division Bell, nel 1993. Abbiamo ascoltato oltre 20 ore di musica suonata da noi tre (David Gilmour, Rick Wright e Nick Mason) e abbiamo selezionato ciò su cui volevamo lavorare per questo nuovo album. Nel corso dell'ultimo anno abbiamo aggiunto delle parti nuove, ri-registrato delle altre e reso attuale la vecchia tecnologia di studio di allora, in modo da avere un nuovo album dei Pink Floyd, da XXI secolo. Rick se ne è andato e con lui anche la possibilità per sempre di rifare quei brani, quindi ci è sembrato giusto rendere disponibili, come parte del nostro catalogo, queste versioni rivisitate e rilavorate". - David Gilmour
"The Endless River è un tributo a Rick, un modo per riconoscergli che ciò che faceva e come suonava era proprio il cuore del suono dei Pink Floyd. Riascoltando quelle vecchie registrazioni mi ha riportato alla mente quanto fosse speciale il suo modo di suonare". - Nick Mason
The Endless River è essenzialmente un album strumentale diviso in quattro parti, con una canzone, Louder Than Words, il cui nuovo testo è stato scritto da Polly Samson.
L'immagine di un uomo che rema su un fiume di nuvole è stata realizzata da Ahmed Emad Eldin, un artista digitale egiziano di 18 anni. L'immagine di Ahmed è stata poi ricreata da Stylorouge, un'agenzia inglese di design premiata con numerosi riconoscimenti.
La tracklist è divisa su 4 lati, per meglio apprezzare l'esperienza sonora dell'album.
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Artisti:
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Supporto:CD Audio
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Numero supporti:1
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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GIUSEPPE SETTANNI 24 novembre 2016
Sia chiaro fin da subito: questi non sono i Pink Floyd, o meglio, questi non sono i Pink Floyd che hanno reso grande la musica rock degli anni Sessanta, Settanta e Ottanta. Non siamo di fronte a Dark Side of the Moon, The Wall, Ummagumma, Wish you were here, e così via. Per i nostalgici, però, può avere un grande valore affettivo: pezzi strumentali, note leggere, sono tutti elementi che difficilmente un ascoltatore di oggi potrebbe trovare sul mercato.
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All'inizio sono rimasto un po' sorpreso, poi man mano che lo risento l'ho apprezzato sempre di piu'.
Disco 1
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