(Delia, Caltanissetta, 1892 - Marina di Pietrasanta, Lucca, 1961) critico italiano. Fu professore di letteratura italiana nelle università di Firenze e di Pisa; nel 1946 fondò la rivista «Belfagor». Tra i critici di formazione crociana si distinse per l’impegno storicistico che lo portò a superare la rigida contrapposizione «poesia-non poesia» del suo maestro attraverso una complessa ricostruzione delle poetiche dei singoli autori e un’attenzione costante, di impronta desanctisiana, ai rapporti tra letteratura e società. Della sua sterminata produzione si ricordano: Giovanni Verga (1919), I narratori (1923), Abba e la letteratura garibaldina (1925), Francesco De Sanctis e la cultura napoletana (1928), La critica letteraria contemporanea (3 voll., 1942-43), Machiavelli (1945) e i 4 volumi dei Ritratti e disegni storici (1946-53). Fu anche un polemista veemente, dotato di una calda oratoria carducciana: Elogio della polemica (1933), De vera religione (1949), Il dialogo dei popoli (1953), Invito alla resistenza (1960).