Macbeth

Ecco un libro che si collega all'epica del far west o della mafia : diviso in 3 parti, la terza è davvero un volo epico. La foresta pietrificata diventa una locomotiva simbolo del lavoro degli uomini, il lampadario di cristallo è di grande effetto e richiama Bulgakov . Al di là di alcuni compiacimenti descrittivi, trovo questo romanzo bello e interessante per la sfida del collegamento a Shakespeare.

veramente pessimo, non sembra nemmeno scritto da nesbo, quasi imbarazzante l'accostamento a shakespeare, raramente mi é capitato di lasciare un libro prima della fine

Un editore scandinavo ha un'dea geniale: paghiamo una barca di soldi alcuni scrittori famosi per produrre la loro rilettura di Shakespeare. La prima domanda da farsi sarebbe: perchè? Il Bardo è inarrivabile e l'unica cosa che la maggior parte degli scrittori moderni può fare è lucidargli gli stivali, perchè imbarazzarli con questa stupida richiesta? Invece Nesbo accetta, si prende i quattrini (chiamalo scemo!) e nella migliore delle ipotesi fa scrivere il libro da qualcun altro, perchè se lo ha fatto lui merita degli insulti. Ne viene fuori una porcheria priva di fascino, banale, piena di soluzioni scontate, nemmeno lontanamente coinvolgente e drammatica come l'originale (ma questo è più merito di Wiliam che demerito di Jo e del suo ghost writer). Si salva davvero ben poco. E pensare che Nesbo, quando scrive le sue cose, è bravissimo. Che poi oggi ci possa essere qualcuno entusiasta dei "colpi di scena", come se il presunto Nesbo non avesse pedissequamente replicato in fotocopia lo svolgimento dell'originale, è solo l'ennesima prova del livello in cui è precipitata la "cultura di base" in questa triste società. Caro Jo, due stelle solo per rispetto ai vecchi tempi...