Tempo fuor di sesto

Un libro che all'epoca deve essere stato una novità per la sua visione "complottista" della realtà. Dick ci ha regalato quello che direi una delle sue migliori opere in un'atmosfera all'inizio tranquilla e quotidiana, ma che poi si rovescia. Tipico di questo autore mettere in discussione certezze sulle quali il lettore si aggrappa. È bello cercare di scoprire dove si trovi l'inganno in ogni suo libro. In questo posso dire di essere rimasto davvero senza parole (chissà all'epoca!). Davvero complimenti al suo genio!

Come in altre sue opere, Philip Dick narra una vicenda in cui i punti di riferimento iniziali del racconto (soprattutto temporali) si rivelano tutt'altro che affidabili. Eccellente la descrizione dell'atmosfera asfittica e angosciosa della guerra fredda degli anni '50 in un paese della provincia americana, con una tensione e un'inquietudine di fondo che attraversano tutto il romanzo. Se consideriamo quando è stato pubblicato (1959), l'idea di base è originalissima (ed è stata ampiamente sfruttata in un famoso film relativamente recente, che non cito per non svelare troppo la trama). A me è venuto spontaneo il parallelo con alcune delle atmosfere e delle tematiche della serie televisiva Twilight zone (Ai confini della realtà), che ho scoperto essere esattamente coeva (la prima serie è stata trasmessa nel 1959)