La scelta

Apprezzo l’originalità’ del doppio svolgimento della storia, e del coraggio della scrittrice di scrivere una sorta di due libri in uno, ma il risultato finale non mi ha entusiasmato. Andano avanti con la storia della protagnosta sembra di sprofondare in una autocommiserazione senza via d’uscita. Capisco che la tematica non e’ facile da affrontare, sostenere la vittima o l’incauto carnefice, ma avrei apprezzato un po’ piu di luce e non solo ombre che rischiano di far cadere il lettore in un sentore claustrofobico (almeno e’ quanto successo a me).

Non è un thriller. La trama potrebbe essere considerata originale, però purtroppo è anticipata da sliding doors e pertanto non racconta nulla di nuovo. Non mi è piaciuto. L'ho trovato un po' troppo lento, senza suspence e un po' povero di contenuti. All'inizio dà alte aspettative ma verso la metà e fino alla fine si perde risultano noiosetto. Vale comunque la pena leggerlo, con la consapevolezza di non trovare tutti gli elementi che caratterizzano il genere thriller

Una donna sta rientrando a casa dopo una serata in un bar. Sente qualcuno alle sue spalle. Crede possa essere un uomo che l'aveva importunata nel bar. Allunga il passo ma sa che non può seminarlo e non c'è nessuno che può aiutarla. Per una volta reagisce e attacca prima di essere attaccata. Ma quello non era l'uomo del bar. Da quel momento in libro si divide in due. Da una parte lei che lo soccorre e che chiama un'ambulanza, che viene arrestata e processata per averlo aggredito. Dall'altra parte lei che fugge e la fa franca. Le due situazioni sembrerebbero molto diverse, ma in realtà le conseguenze non lo sono. L'autrice secondo me ha scelto di restare un po' troppo in superficie. Non ha tenuto conto della situazione. Si è focalizzata solo sul cosa e non sul perchè e ha preferito descrivere tutto ciò che la protagonista ha perso a causa delle sue decisioni senza mai provare a capirle. Nessuna giuria sarebbe stata così spietata come il suo compagno e i suoi amici che non si mettono mai nei suoi panni ma la giudicano e basta. No, non mi è piaciuto. Poteva e doveva essere un libro migliore e invece sono tanti capitoli pieni di sensi di colpa senza via d'uscita.